
07/06/2023
Naspi insegnanti 2023: chi può richiederla e quando
La Naspi insegnanti 2023 è l’indennità
di disoccupazione cui possono accedere i docenti che si trovino in
determinate condizioni.
La Naspi, infatti,
possono richiederla gli insegnanti precari che abbiano
un contratto di lavoro a tempo determinato inviando una
richiesta all’Inps alla scadenza dello stesso.
Non basta, tuttavia, avere un
contratto a tempo determinato da precari della scuola per avere la Naspi,
perché sarà necessario rientrare in determinati requisiti utili
sempre per ottenere l’indennità di disoccupazione.
Vediamo allora chi può
presentare la domanda di Naspi insegnanti nel 2023 e come fare per
non perdere l’indennità di disoccupazione.
Naspi insegnanti 2023: chi può
richiederla
Possono richiedere la Naspi gli
insegnanti che abbiano un contratto a tempo determinato al
30 giugno, al 31 agosto o anche un contratto
di supplenza breve in scadenza in qualsiasi periodo dell’anno a patto
di essere in possesso, come anticipato, di altri e ben specifici requisiti.
Molti docenti supplenti della
scuola possono aver avuto un contratto di supplenza breve con proroghe
successive fino al termine delle lezioni e per questi potrebbe essere
previsto un contratto specifico successivo per gli scrutini e
operazioni finali tra cui gli esami di Stato. Sarà al termine del contratto
specifico per le operazioni alla fine dell’anno scolastico che questi
insegnanti potranno richiedere l’indennità di disoccupazione.
La Naspi è una risorsa
fondamentale per gli insegnanti precari che, fino al raggiungimento della tanto
agognata cattedra di ruolo, si ritrovano a lavorare in modo intermittente con
il rischio di restare per mesi senza stipendio. In generale possono richiedere
la Naspi insegnanti i precari con contratto a tempo determinato e che abbiano
almeno 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti la
richiesta di disoccupazione. E più nel dettaglio oltre coloro ai quali scade il
contratto a tempo determinato, la Naspi possono richiederla:
- coloro che vengono licenziati;
- coloro che presentano le dimissioni per
giusta causa, tra cui le neo mamme che lo fanno entro l’anno di vita
del bambino.
È bene ricordare che la Naspi
insegnanti non ha la stessa durata per tutti, ma la disoccupazione
spetterà per la metà delle settimane di contributi versati nei 4 anni
precedenti. Nel calcolo della durata non vengono considerati, tuttavia, i
periodi contributivi che hanno già dato eventualmente diritto alla
disoccupazione.
Un insegnante che al termine di
un contratto a tempo determinato nella scuola ha chiesto la Naspi e abbia
usufruito di tutte le settimane a cui ha diritto, al termine del successivo
contratto, qualora abbia maturato le 13 settimane di lavoro effettive, otterrà
l’indennità maturata esclusivamente in questo ultimo periodo di servizio.
La Naspi insegnanti anche nel
2023 va richiesta entro i 68 giorni dalla cessazione del
rapporto di lavoro, quindi della scadenza del contratto a tempo determinato (è
importante fare attenzione qualora venga firmato un contratto specifico per gli
scrutini di giugno e gli esami finali).
Per chi richiede la Naspi
insegnanti entro gli 8 giorni a partire dalla cessazione del rapporto di
lavoro, l’indennità di disoccupazione parte proprio dall’ottavo giorno dalla
scadenza del contratto.
Gli insegnanti dovranno
presentare la domanda di Naspi:
- in via telematica sul sito dell’Inps;
- chiamando il contact center (numero 803 164
gratuito da rete fissa, oppure 06 164 164 da rete mobile;
- tramite enti di patronato e intermediari
dell’Istituto.